DPCM del 26 aprile 2020
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo DPCM del 26 aprile 2020 relativo alla prima parte della cd. Fase 2 Coronavirus. Le novità introdotte da questo provvedimento avranno valenza dal 4 maggio 2020 per le successive due settimane (fino al 17 maggio 2020 compreso).
Queste le principali novità:
- resta l’obbligo dell’autocertificazione – che però sarà aggiornata e ne daremo immediatamente conto – per gli spostamenti all’interno della regione di appartenenza, motivati per esigenze di lavoro, necessità, salute e visita ai parenti/familiari senza creare assembramento;
- gli spostamenti fuori Regione saranno invece consentiti per motivi di lavoro, di salute, di urgenza e per il rientro presso propria abitazione;
- le mascherine saranno obbligatorie ma solo nei luoghi chiusi;
- grazie ad una nota interministeriale Lavoro-Salute-Sviluppo Economico, ripartono subito (da lunedì 27 aprile 2020) le attività produttive e industriali prevalentemente votate all’export e i cantieri per carceri, scuole, presidi sanitari, case popolari e per la difesa dal dissesto idrogeologico, solo se in condizioni di rispettare i protocolli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro firmati dal Governo e da tutte le parti sociali il 24 aprile (allegato al DPCM in oggetto), inviando una comunicazione ai Prefetti;
- dal 4 maggio 2020 ripartiranno una serie di attività produttive e commerciali indicate nell’Allegato 3 – CODICI ATECO;
- i datori di lavoro privati possono continuare ad applicare il lavoro agile a ogni rapporto subordinato, anche in assenza di accordi individuali. Si raccomanda ancora, anche nel pubblico impiego, di promuovere la fruizione di periodi di congedo ordinario e ferie. Per le attività professionali si raccomanda sempre il ricorso allo smart working ove possibile e l’assunzione di protocolli di sicurezza anti-contagio, nonché «l’adozione di strumenti di protezione individuale» laddove non si possa rispettare la distanza di un metro;
- le attività commerciali al dettaglio diverse da quelle già autorizzate (che sono generi alimentari, igiene della persona, edicole, farmacie e parafarmacie, tabaccai, librerie, negozi di vestiti per bambini e neonati) restano sospese (fino al 17 maggio 2020 compreso), così come i mercati. Ovunque va rispettata la distanza di un metro. E’ consentita però la ristorazione da asporto, con l’obbligo di rimanere a distanza di un metro, di non consumare i prodotti nei locali e di non sostare nelle immediate vicinanze degli esercizi;
- rientri in Italia: chi entra nel Paese dovrà consegnare al vettore dell’imbarco una dichiarazione contenente i motivi del viaggio e l’indirizzo della dimora dove dovranno osservare, anche se asintomatici, un periodo di 14 giorni di isolamento fiduciario, comunicando immediatamente la loro presenza al Dipartimento di prevenzione della Asl. Le regole valgono anche per chi sbarca da navi da crociera;
- sarà consentito l’accesso ai parchi pubblici rispettando la distanza ma vanno interdette le aree gioco per bambini. In tal senso i sindaci possono decidere in autonomia se precludere l’ingresso qualora non sia possibile far rispettare le norme di sicurezza, evitare assembramenti o chiudere le aree giochi;
- per quel che riguarda l’attività motoria e sportiva, dal 4 maggio 2020 può ripartire l’attività motoria individuale (camminare, da soli o con i conviventi/figli) anche distante da casa ma mantenendo le distanze di 1 metro. Dal 4 maggio 2020 via libera anche ad allenamenti dei professionisti per le discipline individuali;
- restano chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Tutti i protocolli allegati al DPCM
Segnaliamo che, allegati al DPCM, sono contenuti una serie di documenti molto importanti:
- il Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 aggiornato al 24 aprile 2020;
- il Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 nei cantieri;
- il Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 nel settore del trasporto e della logistica;
- le linee guida per l’informazione agli utenti e le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del covid-19 in materia di trasporto pubblico (per singole modalità di trasporto);
- scheda sui principi per il monitoraggio del rischio sanitario.